Allenare la mente per vincere sul campo

Allenare la mente per vincere sul campo

A partire dall’inizio della stagione 2021/22 abbiamo il privilegio di collaborare con Elena Tasselli, psicologa dello sport. 

Novità che va a toccare un ambito molto delicato e quanto mai strategico. La psicologia dello sport infatti offre agli atleti le giuste tecniche per gestire le emozioni, il rilassamento e il training mentale al fine di migliorare la prestazione agonistica.

In questo breve articolo è direttamente la Dott.ssa Tasselli che ci racconta alcune cose su di lei e in cosa consiste il suo lavoro.

Il mio percorso di studio è tutto centrato sugli aspetti della mente. Sono laureata presso la facoltà di psicologia dell’Università di Torino e formata in psicologia sistemico relazionale presso il Centro Studi Psicologia Relazionale di Prato. Da settembre 2021 collaboro con i giocatori e lo staff della prima squadra dei Cavalieri Union Rugby Prato Sesto. Questa collaborazione è nata dalla volontà di ampliare le competenze dello staff  su forte impulso dell’allenatore Alberto Chiesa. 

Il tuo ruolo entra così per la prima volta nell’organigramma del club. Di cosa ti occupi nel particolare?

Il mio lavoro consiste nel supportare i giocatori e lo staff affinché possano affrontare al meglio gli allenamenti e le competizioni. 

Con la squadra si lavora durante la settimana per mantenere alta la concentrazione sugli obiettivi di ciascuna partita. Per far questo è necessario imparare a riconoscere e mantenere allenate le abilità mentali che concorrono alla performance sportiva attraverso attività sia individuali che di gruppo. 

Dunque appare chiara la necessità di interagire con le varie componenti del club. La prestazione vincente infatti non è altro che la conseguenza di un allineamento generale delle varie aree societarie. Come si raggiunge la miglior coesione possibile?

momenti di confronto e di scambio degli spunti con l’allenatore sono costanti,  grazie a questo si è creata un ottima sinergia con lui e con tutte le figure preposte.

Dobbiamo sempre ricordare che il secondo principio del rugby è il sostegno e questo è davvero un elemento essenziale per una squadra. Questo sostegno viene da tutti coloro che gravitano intorno ai ragazzi: allenatore, preparatore, staff medico, accompagnatori e dirigenti. La mia attenzione è rivolta anche a  loro con momenti di osservazione e confronto. Solo così, coordinando sforzi e visione di gioco, riusciremo ad avanzare e raggiungere la meta.

Il tuo lavoro è esclusivo per il gruppo seniores?

In questa prima parte di collaborazione ho focalizzato principalmente l’attenzione sui ‘grandi’. È  iniziato contemporaneamente  un primo approccio con l’under 17 e sono convinta che il lavoro si evolverà nel tempo, quindi anche le categorie giovanili verranno coinvolte in attività specifiche di psicologia dello sport. A livello professionale sono a disposizione per tutte le persone del club che volessero contattarmi per attività di consulenza.