Il punto sul giovanile in vista delle finali toscane

Il punto sul giovanile in vista delle finali toscane

Gli impegni agonistici del 2021 stanno arrivando a conclusione.

A ridosso delle finali toscane che vedranno coinvolte le  squadre Under 17 e Under 19 abbiamo raccolto le dichiarazioni degli allenatori che stanno lavorando sul campo per onorare questi due importanti appuntamenti.

Prima di tutto però la parola va a Massimo Mango, coach della squadra Under 15 per un breve punto della situazione sulla categoria più giovane dei Cavalieri Union.

Massimo, la stagione 2021/22 è ripartita a pieno regime dopo un anno davvero difficile. Come è stato tornare a giocare con regolarità? E soprattutto come rispondono i ragazzi agli obiettivi tecnici posti dallo staff?

Aspettavamo di rientrare alla routine sportiva da tanto tempo. Già l’attività facoltativa proposta sul finire della primavera era stata accolta con entusiasmo. Ci serviva però un calendario vero e proprio per ritrovare abitudine alla sfida, come è facilmente comprensibile. Quella regolarità che è molto importante in questa categoria perché il passaggio dal minirugby a quello dei “grandi” richiede la presenza sul campo, l’introduzione di nuovi spunti tecnici e soprattutto la verifica del sabato. Giocare e relazionarsi con gli avversari è il requisito necessario per far adattare i ragazzi alle dinamiche della nuova categoria: dal campo piccolo al campo grande, fino al numero di 13 giocatori in campo, passando per ritmi e intensità molto diversi rispetto al settore propaganda. Tutti i ragazzi del gruppo under 15 sono allineati e raccolgono con piacere gli stimoli dello staff.

Come valuti il progetto di sinergia con i Puma Bisenzio?

 A settembre il nostro numero di tesserati era molto alto per fare una squadra e troppo basso per farne due. Fortunatamente sul territorio abbiamo trovato la disponibilità dei Puma che si erano avvicinati all’inizio della stagione con dei numeri che necessitavano di un’integrazione. Il progetto quindi  conta su due squadre e va valutato come molto positivo, tutti possono giocare molto più minutaggio senza dover rimanere fermi per esubero di giocatori. Il gruppo ha trovato un amalgama e si muove con obiettivi comuni. Lo staff  può ritenersi più che soddisfatto di quanto realizzato fino ad oggi.

  • Matteo Ricottini - Coach Under 17

Trascorsa una prima fase brillante, a ridosso della finale che vale il primato toscano under 17, quale è la ricetta che vi ha portato a vincere tutte le partite a punteggio pieno e a rendere Querceto un campo inviolato?

Siamo molto soddisfatti del primo obiettivo di stagione raggiunto perché arrivato con buone prove e soprattutto coinvolgendo tutti gli atleti a nostra disposizione. La squadra si sta allenando molto bene e domenica sarà un piacere mettersi alla prova con una bella formazione come Livorno. La migliore ricetta è sempre quella più semplice: l’allenamento che deve essere costante, stimolante e divertente.  Se si parla di “casa” nel nostro sport si entra nel sacro, ma, direi che, indipendentemente da dove giochiamo, ci piacerà dare il nostro massimo anche lontano da Querceto.

Con quali obiettivi vi approcciate alla seconda fase?

La seconda fase la vediamo come una opportunità di confrontarsi con continuità con formazioni del nostro stesso livello. Sicuramente il confronto sarà un’occasione per mettersi alla prova e continuare a crescere.

  • Lorenzo Calamai Under 19

Domenica c’è una finale che vi vede coinvolti con il Rugby Livorno che è anche l'unica squadra con cui avete perso (in amichevole) a settembre. Premesso che siete già qualificati, quanto conta questa partita per voi?

Il risultato della partita di domenica non è di vitale importanza, però è innegabile il fascino di giocare una finale per determinare la miglior squadra under 19 in Toscana. Per i ragazzi è un motivo in più affrontare una squadra come Livorno con la quale, in questa categoria, è cresciuta una sana rivalità. In più, una partita di questo tipo ci permette di far vivere ai giocatori un tipo di confronto che, per ragioni di forza maggiore, non hanno vissuto per quasi due anni. È una settimana importante per tutti, quale che sia il gruppo con il quale sceglieremo poi di scendere in campo.

Arrivati ad un primo giro di boa della stagione, come procede il percorso di integrazione dei ragazzi nel contesto seniores della Cadetta e della Prima Squadra?

Noi dello staff della under 19 abbiamo creduto fin dall'inizio della stagione che un costante interscambio con le nostre due seniores potesse portare i suoi frutti. Alcuni dei giocatori più interessanti della nostra categoria hanno avuto la possibilità di confrontarsi in allenamento con il livello richiesto in Serie A, alcuni sono scesi in campo con la maglia della squadra cadetta in Serie C, un campionato che esprime un rugby estremamente diverso rispetto a quello giovanile, al quale non è facile adattarsi a 18 anni, anche se si hanno mezzi tecnici e atletici di un certo livello. Questo permette ai prossimi protagonisti in maglia Cavalieri Union di farsi trovare pronti, nel prossimo futuro, quando saranno chiamati in causa a rappresentare il club al più alto livello possibile.